Cefalù, 13 febbraio 2021
Carissimi docenti,
Un affettuoso saluto.
Viviamo un momento veramente difficile. Permettetemi alcune considerazioni. Ogni giorno il Covid-19, il nostro comune nemico, subdolo e imprevedibile, nelle sue terribili varianti, ci rimette potentemente di fronte alla malattia e alla morte. Ognuno di noi potrebbe anche esserne contagiato. Nessuno di noi è un’isola. La malattia e la morte di ogni persona umiliano tutti noi, perché tutti siamo parte dell’umanità.
Registriamo una grave e profonda caduta e decadenza nelle relazioni umane. La persona umana e la sua dignità trascendente sono mortificate ed ignorate. La pandemia ha fatto fortemente emergere il bisogno di avere rapporti umani. Salutare e quanto mai opportuna, per la nostra cara Popolazione scolastica, è stata l’attivazione delle piattaforme educative informatiche. Nonostante questo sforzo, purtroppo, molti bambini e adolescenti sono rimasti indietro nel naturale processo di sviluppo pedagogico.
Constatiamo con amarezza il grave danno che è stato prodotto dall’aumento della didattica a distanza, dall’uso di internet e, in genere, delle altre forme di comunicazione virtuali. I bambini e gli adolescenti, molto dipendenti da questi strumenti, si presentano più vulnerabili e sovraesposti alle attività criminali online.
Papa Francesco asserisce con fermezza: assistiamo a una sorta di “catastrofe educativa” [Videomessaggio in occasione dell’Incontro “Global compact on education. Together to look beyond” (15 ottobre 2020)].
Sarebbe cosa buona e giusta impegnarci ulteriormente per il bene delle nostre future generazioni e dell’intera popolazione diocesana. Non possiamo rimanere inerti dinanzi a questa “catastrofe educativa”. Siamo chiamati a rinnovare il nostro impegno educativo, coinvolgendo tutte le componenti della società civile presenti ed operanti sul nostro territorio.
Il futuro dell’educazione e della formazione non può essere la divisione, l’impoverimento delle facoltà di pensiero e d’immaginazione, di ascolto, di dialogo e di mutua comprensione. L’educazione e la formazione costituiscono il naturale antidoto alla cultura individualistica, che a volte degenera in vero e proprio culto dell'io e nel primato dell’indifferenza (ibidem).
Desidero confrontarmi con voi su queste tematiche. Considero assolutamente importante istituzionalizzare con voi un confronto di esperienze e di idee. Nella lettera che ho osato scrivervi in occasione del Natale e dell’Anno Nuovo, auspicavo che si realizzasse l’inizio di un cammino sinodale in ordine all’universo mondo della Scuola. Invano. Mi hanno raggiunto, attraverso l’email, appena tra docenti! Silenzio… indifferenza… A voi l’ardua sentenza.
Vi informiamo che sabato prossimo, 20 febbraio 2021, così come è stato calendarizzato nella Agenda pastorale 2020-2021, alle ore 16,00 ci incontreremo per un momento di riflessione sul mistero pasquale, lasciandoci illuminare dall’esperienza di Nicodemo (Gv 3,1-21).
In questa occasione mi sembra assolutamente opportuno scambiarci le esperienze didattiche. Così da sfatare alcune osservazioni. È interessante ed utile far conoscere all’opinione pubblica quanto si stia realmente facendo da parte dei docenti di religione cattolica per il bene dei bambini e dei giovani nella Diocesi di Cefalù, in questo tempo di grave crisi pandemica.
L’incontro si svolgerà da remoto, sulla piattaforma che qui vi viene indicata in allegato, di cui avete prontamente le credenziali di accesso.
Affettuosamente
Salvatore Vacca ofmcap.
Sede: Piazza Duomo 12, 90015 Cefalù
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